(Cris) Oggi siamo qui con un’altra delle nostre “elucubrazioni mentali” frutto di un lavoro piuttosto importante che stiamo orami facendo da qualche anno. Vuoi raccontare tu?
(Naty) Sì, un paio di anni fa tu ed io abbiamo iniziato a rielaborare un progetto che, con la mia scuola, qui in Chile, avevo preparato per il Ministero della salute con l’obiettivo di formare operatori/trici sanitari e medic* di base (IRONIA) sulle possibili utilità terapeutiche dei sex toys e dei prodotti per la salute sessuale se utilizzati durante un percorso terapeutico.
In pratica abbiamo unito l’esperienza della scuola in terapia con l’esperienza e la conoscenza de LaVR di sex toys più sofisticati che non sempre noi in Chile abbiamo a disposizione.
Cris: sí, e poi, per coprire tutti gli ambiti che riguardano la sessualità, vi abbiamo aggiunto la cosmética sensuale e una parte molto approfondita sui diversi tipi di lubrificanti.
Naty: esatto.
Cris: e questo documento è diventato per noi la fonte sulla quale si basano i seminari o le lezioni che teniamo presso le Università, o per rispondere agli approfondimenti che ci chiedono gli specialisti della nostra rete.
E’ stato un lavoro molto lungo e a più mani, perchè sono intervenute Elisa, nostra responsabile prodotto, Erica, Consulente in sessuologia… e soprattutto è un lavoro in continua evoluzione.
Ma… Come sempre... ragiona ragiona, facciamoci delle domande, facciamocene delle altre…. Cosa è successo?
Preliminari: ma è vero che sono qualcosa di romantico che piace alle donne, per aumentare l’eccitazione? O è un qualcosa che è così per definizione “storica”?
In realtà purtroppo l’immaginario erotico nelle persone è stato molto censurato, se parli con le persone per capire cosa intendono possiamo avere risposte routinarie, ripetute per anni e poco soddisfacenti. L’idea di promuovere altre cose rispetto a ciò che si definisce preliminare si può ampliare.
Alla fine ciò che viene denominato come preliminare è qualcosa che deve stimolare l’eccitazione e la fantasia per portare alla penetrazione.
E ne sentono necessità le donne: è vero?? E tutte le donne? Gli uomini non ne sentono la necessità? E perchè se ci piace così tanto dobbiamo relegarla in una posizione così stretta come i 5 minuti prima o i 10 minuti prima, o perchè non può continuare dopo o durante o non può essere portata avanti in altri momento della giornata?
La sessualità è un gioco che si instaura tra persone durante il corso del tempo in cui si sta insieme, anche una conversazione può essere erotica, il cucinare insieme può esserlo, perchè rinchiuderlo in questa parola che significa “prima” di qualcos’altro?
Queste sono le domande che ci siamo fatte.
E abbiamo iniziato a volare di fantasia per capire come avremmo potuto chiamarli. Concetti, parole giuste, e Natalia ha avuto un'idea ascoltando Jovanotti e la canzone "PIOVE".
Con PI-O-GE diamo un luogo GIGANTE ai preliminari: parlare di piacere oltre i genitali è fondamentale perchè i genitali sono troppo stressati su come devono comportarsi durante l’atto sessuale e ogni tanto devono riposare per ricominciare ad essere stimolati.
Sentire piacere con tutto il resto del nostro corpo e non solo nei 5 minuti prima, ma durante l’arco di tutta la giornata, ci permette di arricchire tanto la nostra sessualità, di creare altre alternative anche per momenti in cui non vogliamo avere in testa tutti gli schemi che ci dicono come bisogna fare sesso e non pensare che le cose hanno un tempo ed un ordine logico.
Ci permette di sognare, abbandonare gli schemi e avere un "senzanumero" di possibilità da sole o con altre persone per godere.
Importante il discorso ludico nella sessualità e ampliare i punti del corpo, i momenti della giornata e i momenti all’interno dei rapporti sessuali in cui possiamo giocare con tutto il resto del corpo e con i nostri sensi.
Il corpo è un territorio pieno di recettori sensoriali, PI-O.GE. è tutto quello che non va sui genitali ma che ti può garantire altri momenti di piacere.
Stiamo cercando una sensualità constante, non ci piace relegare tutto ad un momento stabilito, pensato, immaginato; il gioco può essere verbale, il gioco è anche mentale, ci sono stimoli che il cervello manda ed ognuno di noi può viverla in diverso modo. Questa giocosità possiamo protarla in diversi momenti della giornata e non solo finalizzata all’atto sessuale físico inteso come penetrazione (modo tradizionale).
Noi promuoviamo il concetto di qualcosa che va oltre i genitali: il diritto di altre parti del corpo a provare piacere e trasmettere il piacere alle nostre parti intime, altre parti del corpo compreso il cervello, altri momenti della giornata. È piacevole anche un gioco in cui l’altro è complice di un qualcosa che solo in due sappiamo; togliamo i sensi di colpa a chi pensa che i preliminari si abbia diritto ad averli al di fuori dei 5 minuti, ci sono anche uomini a cui piace praticarlo e che gli sia praticato.
Abbiamo escluso dal nostro documento interno la parola preliminari e si chiamerà PI-O-GE'.
"Diritto delle altre parti del corpo di sentire piacere"
Storicamente è ancora presente l'idea di sessualità legata alla riproduzione, ci sono molti concetti che è`giusto andare a smontare per non essere condizionate.
Ormai sono pochissime le volte che facciamo sesso solo per riprodurci, ma son rimaste interiorizzate alcune idee legate alla riproduzione e cioè che i rapporti sessuali avvengono fra un maschio e una femmina o fra una persona con pene e una con vulva e che l’unica cosa importante è il momento della penetrazione.
Ora che siamo andate avanti con la consapevolezza sessuale e con il riconoscimento di molti diritti e sappiamo che il sesso può essere un momento di comunicazione, di piacere e anche un momento ludico, e che tutte le persone coinvolte DEVONO AVERE I GENITALI PRONTI per un rapporto sessuale piacevole, è comparsa l'importanza della preparazione dei genitali, della stimolazione della vulva perchè ci sia lubrificazione, della stimolazione del pene perchè ci sia erezione.
Se parliamo di preparare il corpo e la mente, non parliamo solo di utilizzare un po’ di lubrificante prima dell’autoerotismo, perchè anche questo sarebbe una cosa solo mirata ai genitali, parliamo anche di sentire piacere mettendo il lubrificante nel gomito, non solo per dare il diritto ad altre parti del corpo di provare piacere, ma anche il diritto alle persone che sentono più piacere in altre parti del corpo, non soltanto nei gentiali.
Per esempio, le persone che hanno un handicap e che non sentono i recettori nei loro genitali, le persone trans che hanno disforia (ma non tutte le persone trans hanno disforia): spesso, quando c’è autoerotismo c’è stimolazione diretta dei genitali e questo crea fastidio.
Se andiamo oltre i genitali ci apriamo a molte altre persone.
Ci sono persone a cui manca un’affettività riportabile a quella che noi riconosciamo abitualmente come affettività: comportamenti che per noi sono normali e ai quali non diamo importanza per altre persone possono essere molto importanti.
Questo dovrebbe ricordarci di dare il valore giusto a questi gesti che noi riteniamo normali perchè ci sono persone a cui non viene concesso il diritto di sperimentarli.
PI.O.GE. libera il piacere dall'ansia: perchè non si concentra tutto il piacere sessuale sui genitali.
Soprattutto nelle persone con pene, l’ansia di dover mantenere l’erezione durante tutto il tempo del rapporto è molto stressante. Il PI-O-GE. può servire per ricollegare 2 momenti di eccitazione:
il tanto temuto "calo di prestazione" potrebbe essere un momento per riprender il PI.O.GE. e ritrovare un aumento di eccitazione, allungando in questo modo la durata del rapporto. Il piacere può arrivare da tanti punti diversi (vedasi la diretta "place de l’etoile").
Chi ha sempre concepito il piacere come concentrato sui genitali può espandere il piacere ad altre parti del corpo. Chi ha già allargato il piacere ad altre parti del corpo può espandere il tempo.
L’atteggiamento di ricerca o di scoperta di altre modi di piacere non sempre è spontaneo, ma se non si è mai fatto si può iniziare in qualunque momento della vita. Questo si dovrebbe insegnare con l’educazione sessuale, ma non si fa.
Il PI.O.GE. può anche essere utilizzato da ogni persona su se stessa, per conoscersi o per dare sfogo alle proprie pulsioni; la fase di preparazione è importante, non siamo delle macchine, quello che creiamo prima di coccolarci è importante.
Può anche essere creare un ambiente piacevole: candele? Buio? Quello che ad ognuna piace.
Dovremmo spegnere la parte frontale del ns cervello per godere (quella razionale). Creare una parentesi non razionale. Creare una strada per arrivare ad un piacevole autoerotismo o creare uno spazio più ampio di piacere: questo aumenta il livello del piacere.
E allungare il tempo del piacere aumenta le possibilità di avere una sorpresa e la sorpresa aumenta del 400% il piacere!
Diciamo che l’orgasmo è il culmine, ma possiamo anche dire che il culmine lo metti tu quando vuoi tu. L’after care, dormire a cucchiaio, anche in questi momenti si possono continuare fare carezze per andare a rilassare, ad accompagnare la risoluzione.
Un corpo, dopo l’orgasmo, sente la necessità di rilassarsi.
Purtroppo spesso sono le persone con vulva socializzate come donne ad aver capito che devono accompagnare il proprio corpo ad essere eccitato. Ora dobbiamo aiutare le persone con pene socializzate come maschi, che sono state educate a pensare che devono raggiungere l'erezione in un attimo, a prendersi il diritto del PI-O-GE.
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